L’Italia batte l’Argentina grazie soprattutto a Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Tutto semplice per Matteo, ma molto più difficile per l’Italia, il top blocker, che ha avuto bisogno di un tempo supplementare per superare l’incredibile resistenza di Francisco Cerundolo.
“Sono venuto qui anche per sperimentare questa atmosfera. Saluti, gente. Rispetto all’ultima volta, sono partito sicuramente meglio. Ho dovuto abituarmi a questi campi. Oggi ho giocato meglio e ne sono soddisfatto”, ha detto Berrettini.
Vorrei ringraziare Adriano per i complimenti sulle mie smorzate e sulle mie discese a rete. Cerco di usare internet il più spesso possibile perché credo di giocare in modo corretto. La mia natura non è questa perché sono cresciuto sulla terra battuta. Si fa meno fatica, quindi devo farlo più spesso; finché si fa meno fatica, meglio è.
Non ho alcun problema con la superficie, ma dopo gli US Open avrò bisogno di un po’ di tempo per adattarmi”. Va bene così”, ha detto Berrettini, che ha diviso le sue prime due vittorie in Coppa Davis dal 2019 tra Croazia e Argentina. “Più gioco e più mi sento a mio agio, quindi va bene”, ha aggiunto.
Sinner non ha fatto bene contro Cerundolo dopo aver perso con Alcaraz a New York ed è stato fermato nella seconda giornata. Al contrario. Il break nel sesto gioco, in particolare il turno di battuta sul 5-3 condito sì da sei match point, ma anche da una palla break argentina, è stato ciò che ha deciso l’incontro.
“L’intera partita è stata impegnativa. Sono qui grazie a questo pubblico. Abbiamo una grande squadra e sono contento di aver guadagnato il punto in più”. Il primo commento cordiale del numero uno azzurro ai microfoni di Rai Sport è stato: “Ora c’è ancora un doppio cruciale, quindi speriamo bene”.
“Fisicamente mi sento bene. Ho avuto delle opportunità, ma non sono riuscito a coglierle. Nel terzo set ho fatto uno sforzo per mantenere la concentrazione mentale. Voglio ringraziare tutti per l’assistenza nell’ultima partita. Anche se non ho giocato al meglio, intendo migliorare. Oggi non ho agito in modo troppo semplice, ma credo di poter sorridere.