Medvedev cerca la memoria per la partenza di Federer, definendola “una delle emozioni più belle”.

Da ex numero uno a ex numero uno e da campione Slam a campione Slam. Daniil Medvedev ha preso la stessa decisione di Gasquet, rinunciando ai social media e inviando una lettera a Roger Federer attraverso le pagine de L’Équipe. Il tennista russo, ex numero uno e vincitore degli US Open, ha utilizzato le colonne della pubblicazione francese per parlare del campione svizzero, dalle loro esperienze comuni in campo alla sua eccellenza come tennista.

L’idea è che, anche se non ha visto il messaggio che il 20 volte vincitore di Slam ha pubblicato sui social media, il tennista di stanza a Mosca sia consapevole delle cause del suo ritiro: “Il suo testo non è ancora stato letto da me, ma lo farò.

Avevamo previsto il suo arrivo, ma viste le condizioni del suo ginocchio, non ero sicuro che si sarebbe concesso un altro Wimbledon. Dato che è Roger, è un peccato. Tutti gli appassionati di tennis volevano vederlo giocare il più a lungo possibile.

Ha avuto una carriera di successo e credo che si godrà il suo ritiro, ma senza dubbio ci mancherà nel tour”.

Ricordi legati a Shanghai

Sono tre i precedenti testa a testa tra Roger Federer e Daniil Medvedev.

Il primo caso si è verificato al Masters 1000 di Shanghai, dove il russo ha forzato il terzo e ultimo set contro il suo rivale. L’ex numero uno ricorda un particolare di quella partita: “Ricordo di aver avuto la possibilità di vincere contro di lui nel mio primo match a Shanghai.

Lui si mise a ridere perché avevo tirato un rovescio fantastico ed ero stato fortunato. Una delle sensazioni più grandi della mia vita è stata quella di giocare contro Roger sul campo centrale di Shanghai”.

Per dare risalto all’uomo, le ultime parole della lettera omettono l’atleta Roger Federer. “Dato che quando sono arrivato stava già disputando alcuni tornei, non lo conosco molto bene. Tuttavia, da quanto ho potuto osservare, è un uomo davvero educato, cortese e generoso.

Si comporta sempre in modo professionale, sia nello spogliatoio che in televisione”. pubblicato da L’Équipe, ha scritto.