Dominic Thiem, stella del tennis austriaco, non dimenticherà presto questa settimana. L’ex terzo classificato al mondo ha affrontato mesi, o meglio anni, difficili con un doppio stop, il più recente al polso, che ha rallentato la sua ascesa.
Molti riponevano in lui grandi speranze e aspettative per il 2020, ma nonostante i suoi straordinari risultati, la stella del tennis austriaco ha dovuto affrontare diversi infortuni e difficoltà. Nella semifinale del torneo Atp di questa settimana a Gijon, in Spagna, Dominic è tornato in campo per la prima volta dopo quasi due anni e ha mostrato per un attimo il suo miglior tennis.
L’avversario odierno di Dominik sarà Andrey Rublev, un avversario che incute timore e che può testare il vero livello di Dominic. L’ultima vittoria di Dominic è stata contro un tennista tra i più intriganti della NextGen, Francisco Cerundolo, classificato tra i primi 30 giocatori al mondo.
L’obiettivo dichiarato di Thiem per quest’ultimo tratto di stagione, la Top 100, potrebbe essere raggiunto questa settimana in caso di vittoria del campionato.
Nella sua conferenza stampa, il tennista austriaco ha commentato la partita: “Mi sono sentito benissimo da quando ho giocato la mia prima partita su questo campo.
È stato un ambiente incantevole, mi sono divertito e sono molto grato di avere ancora l’opportunità di competere in questo evento. È fondamentale per me, perché dopo potrò puntare a risalire la classifica Atp, e vincere un torneo come questo arrivando ai quarti di finale è una grande spinta”.
Thiem vuole evitare questa circostanza e scalare la classifica il prima possibile, perché è consapevole che a partire dall’anno successivo dovrà fare i conti con le wildcard per i tornei più importanti. “Ci sono molti punti che posso guadagnare qui”, ha detto Dominic, “e significa molto per me raggiungere la mia seconda semifinale del 2022 a Gijon (la prima è arrivata nel circuito Challenger)”.
Le due semifinali prevedono da un lato la sfida tra Rublev e Thiem e dall’altro un’inaspettata sfida tra l’americano Sebastian Korda e in particolare il francese Rinderknech dall’altro.