Quest’anno Novak Djokovic si è trovato più volte al centro di polemiche, soprattutto perché ha deciso di non vaccinarsi contro il coronavirus. Oltre a un grave danno d’immagine, l’ex numero 1 dell’ATP ha perso gli Australian Open e gli U.S. Open.
Il mondo parlava di Nole dopo la sua espulsione dall’Australia all’inizio del 2022, quindi aveva bisogno di tempo per guarire. Per lo stesso motivo, il prodigio serbo è stato costretto a saltare tutti i Masters 1000 statunitensi (Indian Wells, Miami, Montreal e Cincinnati).
Prima di vincere Wimbledon per la settima volta in carriera, il 35enne di Belgrado non è andato oltre i quarti di finale al Roland Garros. In questo modo, il pupillo di Goran Ivanisevic ha eguagliato il suo idolo Pete Sampras e ha colmato la distanza che lo separava da Rafael Nadal nella classifica degli Slam di tutti i tempi.
Il “Djoker” è considerato uno dei giocatori più caritatevoli del tour, nonostante i media lo abbiano spesso insultato. Petar Popovic, ospite del podcast condotto da Craig Shapiro, ha avuto parole di elogio per Djokovic.
Popovic ha elogiato Nole Djokovic.
“Conosco Novak Djokovic da quando era un bambino. Nel corso della sua carriera, Nole ha spesso dimostrato di non tirarsi mai indietro quando si tratta di aiutare le persone. Non era obbligato ad assistere i giocatori di livello inferiore, ma ha fatto di tutto per farlo.
Inoltre, la sua struttura ha un potenziale tra i più alti del tennis in Serbia e Croazia. È una persona veramente gentile, ve lo posso garantire, e non lo dico solo perché è serbo” – ha sottolineato Popovic.
Alcune posizioni di Djokovic non sono condivise da Petar: “Per esempio, non sono d’accordo con le sue opinioni riguardo al vaccino Covid-19. Mi sono vaccinato subito e ho chiesto ai miei amici di fare lo stesso.
Non credo che io e Novak siamo d’accordo su questo”. Il 21 volte campione Slam è in attesa di sapere se potrà andare in Australia in tempo per gli Australian Open del 2023. Fonte immagine: ATP Twitter