La stagione non è iniziata nel migliore dei modi per Novak Djokovic. La stella del tennis belgradese, favorita per la vittoria degli Australian Open e leader indiscusso della competizione, è arrivata al torneo con una svolta inaspettata.
Il governo federale ha rifiutato di concedere il visto all’ex numero uno del mondo, nonostante l’approvazione di una commissione medica, perché non era immunizzato contro il Covid19.
Secondo la sentenza di secondo grado della Corte Federale di Melbourne, al tennista serbo sarà vietato l’ingresso in Australia per i successivi tre anni, dal momento che il suo visto è stato revocato. Tuttavia, la decisione ha messo in dubbio ulteriori conseguenze.
Una questione che il direttore di Tennis Australia sta cercando di risolvere. “Siamo sulla buona strada per riunire tutti i migliori atleti del mondo. Tutti”, ha osservato Craig Tiley, senza fare il nome di Novak Djokovic, “sono in uno stato di salute decisamente migliore rispetto a qualche mese fa.
Questo mi fa credere che tra qualche mese potremmo avere i migliori giocatori del mondo”.
Le parole di Novak Djokovic
Il tennista di Belgrado ha risposto direttamente ai commenti di Craig Tiley. Il nove volte campione degli Australian Open ha cercato di esprimersi in conferenza stampa dopo la vittoria su Garin ad Astana, concentrandosi sulle azioni da intraprendere per decidere se partecipare o meno alla competizione.
“Non ho ancora avuto notizie sulla revoca del bando di tre anni che mi è stato imposto all’inizio dell’anno. Una volta revocato, sarà fondamentale richiedere il visto. Si tratta di due passaggi. Voglio davvero giocare in Australia, quindi spero che questo accada.
Nei prossimi mesi, deciderò qualsiasi cosa accada”, ha dichiarato l’ex numero uno del mondo in una conferenza stampa. Credito fotografico: @atptour (Twitter)