Giovedì scorso, Novak Djokovic ha trionfato nella sua straordinaria 89ª finale di singolare della sua carriera. Senza perdere un set, l’ex numero 1 del mondo ha vinto il torneo ATP 250 di Tel Aviv. Ha anche beneficiato di un sorteggio equo.
Come ha riconosciuto lui stesso poco prima dell’inizio della competizione, l’obiettivo del serbo è ottenere un pass per le ATP Finals di Torino. Dopo i trionfi sulla terra battuta a Roma e sull’erba a Wimbledon, Nole detiene ora il suo terzo sigillo dell’anno.
Tutti sanno che il 35enne nativo di Belgrado ha giocato poco nel 2022 a causa della sua decisione di rinunciare alla vaccinazione contro il coronavirus. Il pupillo di Goran Ivanisevic ha dovuto saltare gli US Open, gli Australian Open e tutti i Masters 1000 americani (Indian Wells, Miami, Montreal e Cincinnati).
A “Djoker” basta rimanere nella Top 20 per assicurarsi un posto a Torino. La 21 volte campionessa Slam è desiderosa di interrompere questa striscia perché non vince le ATP Finals dal 2015.
L’irritazione di Djokovic
Jonathan Erlich e Djokovic avrebbero dovuto giocare il doppio a Tel Aviv.
Quest’ultimo, però, si è infortunato e non ha potuto disputare la sua ultima gara. “Questa settimana ci sono stati molti momenti meravigliosi. È stato molto divertente e ho vinto.
Mi è piaciuto molto giocare con i bambini l’altro giorno; mi riprometto di farlo ad ogni gara a cui partecipo. Mi dispiace molto non aver potuto giocare il doppio con Jonathan Erlich. Stava piangendo durante l’ultima sessione perché era consapevole che non avrebbe potuto giocare il giorno successivo.
La scena mi ha spezzato il cuore. Era un momento davvero difficile per lui. Ha fatto del suo meglio per arrivare all’ultima partita, ma non ce l’ha fatta. Andiamo molto d’accordo, quindi sono contento di aver trascorso un po’ di tempo insieme questa settimana”, ha dichiarato Nole durante una conferenza stampa. Questa settimana ad Astana, il serbo sarà di scena.