un manuale su come gestire le sfide. un esame del vero atteggiamento che deve essere mantenuto in pieno stile. Dopo un periodo decisamente negativo di soddisfazioni, Lorenzo Sonego ha ritrovato la voglia e la resistenza per trionfare sotto la cupola di Metz.
Il tennista italiano ha conquistato il suo terzo trionfo in carriera, il primo su superficie dura, inaspettato se si considera che solo dal terzo turno di Wimbledon aveva trovato a Winston-Salem l’occasione per togliere lo zero dal suo totale di vittorie nel circuito maggiore.
Sonego, che ha dovuto anche smaltire la mancata convocazione alla fase a gironi della Coppa Davis, rientra così tra i primi cinquanta giocatori al mondo alla vigilia del finale di stagione e conquista il titolo italiano numero ottanta della storia.
Aslan Karatsev, Gilles Simone, Sebastian Korda, Hubert Hurkacz – sconfitto per la terza volta in carriera – ma soprattutto Alexandr Bublik sono state le vittime della settimana.
Metz è stato vinto da Sonego. “Trovo che questo sia un momento emozionante”.
Vista la stagione che ho avuto, ha detto, “questo è un momento molto emozionante per me”. Alla premiazione ha rilasciato questa dichiarazione.
“Mi alleno quotidianamente per migliorare nel tennis, quindi sono soddisfatto di come è andata la partita e il torneo in generale. Alexandr [Bublik] ha un servizio straordinario e un talento speciale, quindi giocare contro di lui non è mai semplice”, ha chiarito dopo la vittoria.
È stato un trionfo selvaggio, reso possibile soprattutto dal tie break del primo set. Il kazako ha staccato completamente la spina e ha iniziato a sbuffare durante il resto dell’incontro, servendo da sotto e addirittura sbattendo con la maniglia nel sesto gioco.
“Auguri, Lorenzo. È un piacere perdere con te come sempre”, ha ironizzato Bublik, che nel 2017 ha avuto successo nel circuito minore ma ha perso le successive quattro partite nel tour dei grandi.
Sono contento di essere tornato in Francia e di aver ottenuto questo risultato”, ha detto, ringraziando tutti e il suo team per il sostegno. Dopo il caos all’interno dell’area di gioco, è tornato alla normalità anche fuori dal campo, come fa spesso.Ex.