Djokovic domina Tiafoe e vince la Laver Cup insieme a Berrettini. avanti per il Team Europe

Dopo le vittorie in singolare di Matteo Berrettini e Novak Djokovic, intervallate dalla sconfitta di Cameron Norrie, la squadra guidata da Bjorn Borg sfrutta il doppio per creare il primo distacco significativo nella corsa alla Laver Cup. Alla vigilia della terza giornata, Djokovic e Berrettini hanno dato al Team Europe un breve vantaggio di 8-4.

Alex de Minaur e Jack Sock, matador nell’ultima partita di Roger Federer e innegabilmente esausti con i due punti del pareggio ancora a portata di mano, non hanno avuto nulla da fare. Il duo europeo ha offerto una prestazione superba, con Djokovic che ha giocato una partita incredibilmente pulita anche in una specialità notoriamente indigesta, nonostante non giocasse sul tour maggiore da Wimbledon, dopo la vittoria molto agevole su Frances Tiafoe nel match di inizio sessione serale.

Il risultato di 7-5 6-2 che accumula al termine dei novanta minuti di gioco è quantomeno emblematico. Va notato che al Team Europe basta vincere due partite per aggiudicarsi la competizione e mantenere intatta la sua corsa vincente dopo i trionfi degli anni 2017, 2018, 2019 e 2021.

Quando Sock ha commesso un errore a rete sul 15-30, Berrettini e Djokovic hanno “aggredito” il servizio di De Minaur e hanno messo a segno il break con un punto costruito con maestria, chiudendo in vantaggio la coppia.

La coppia del “Team Europe” si porta rapidamente sul 3-0 e addirittura sul doppio break, trovandosi in parità dal 30-30 al 4-1. Nel punto di apertura del settimo gioco, De Minaur ha costretto Djokovic a scambiare sulla scomoda diagonale, e il serbo ha commesso un brutale doppio errore sul 30-30 a seguito di tre muri cruciali di Berrettini sotto rete.

In uscita dal servizio, il sensazionale serbo blocca De Minaur con una bordata sul lungo linea prima di dare alla squadra un vantaggio di 5-2 con un ace e una seconda di servizio eseguita con perizia. Berrettini e Djokovic si sono inaspettatamente ritrovati sul 5-5 dopo aver fallito un set point sul 5-2.

Quando sono stati chiamati a servire per concludere la prima frazione, Berrettini ha subito incontrato la risposta di De Minaur ai piedi e, successivamente, la risposta di Djokovic. non è riuscito a fare un facile smash sullo 0-15. Il controbreak è quasi un esito inevitabile: qualche critica al “Team Europe” anche nell’undicesimo gioco, dopo che Djokovic ha commesso un errore affrettandosi sul 30-30 e perdendo il controllo del dritto.

Pareggio? No. Sul set point, Berrettini accelera dalla linea di fondo, Djokovic segue la sua scia e Sock è costretto ad arrendersi dalla pura magia di polso di Berrettini che torna a rete. Il secondo set è stato interamente di circostanza, con De Minaur che ha assolutamente tagliato la corda per fare spazio a Djokovic e Berrettini.

Dopo il break iniziale, i due giocatori hanno il completo controllo del gioco e forniscono un secondo break decisivo sul 5-2. proprio alla base del traguardo.

La rimonta e la vittoria di Djokovic su Tiafoe sono state entrambe semplici.

Dopo aver boicottato il torneo nordamericano, a Novak Djokovic è stato chiesto di riportare il Team Europe in testa alla classifica e, soprattutto, di giocare una partita. Gli sono bastati poco più di 60 minuti per mettere al tappeto Frances Tiafoe.

Che, contemporaneamente, sul cemento di Flushing Meadows, era addirittura avanzato in semifinale battendo con orgoglio Rafa Nadal negli ottavi di finale. Il serbo, che serve in modo impeccabile e sembra avere ancora molta partita nelle gambe, ha dominato il match dalla linea di fondo, rimanendo calmo durante i pochi momenti di ansia del secondo set dopo aver preso un vantaggio iniziale di 6-1.

Tiafoe ha seguito Djokovic fino al punteggio di 3-5 prima di perdere il servizio una seconda volta. Tiafoe ha pochi mezzi di difesa ed è quasi dedito a mettere insieme i colpi. In senso simbolico, il 6-1 6-3