Matteo Berrettini descrive Roger Federer come il suo “idolo d’infanzia”.

È pronto a rivivere le emozioni della competizione dopo la partecipazione dell’anno precedente, che probabilmente saranno molto più forti questa volta vista la presenza dei campioni. Matteo Berrettini insegue il suo obiettivo della Laver Cup, che gli permetterà di esibirsi nella calda e gremita O2 Arena di Londra e di vivere momenti assolutamente straordinari con i Beatles (Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic, Andy Murray, tutti insieme uniti nello stesso evento per far emozionare i tifosi e portare in alto il nome del Team Europe).

Il fatto che il 41enne svizzero giocherà un’ultima partita di doppio con il suo amico spagnolo Rafael Nadal renderà l’occasione speciale. In una recente intervista a Eurosport, “The Hammer” ha raccontato tutti i sentimenti che sta vivendo.

Dichiarazioni di Matteo.

“La mia opinione è che devo ancora comprendere appieno ciò che sta accadendo. Sembra una cosa irreale. Ma alla fine, a prescindere dal fatto che abbia giocato o meno, credo di essermelo meritato per il lavoro e i sacrifici che ho fatto in questi anni per arrivare fin qui.

È fondamentale che partecipiate a questo evento, che sarà straordinario e senza dubbio caotico”. A proposito di King Roger e del trio o quartetto che ha dominato il mondo del tennis per circa 20 anni: “Fin da piccolo Federer è stato il mio idolo e non ho mai cercato di nasconderlo.

È uno dei motivi per cui ho deciso di giocare a tennis a livello professionale. Ho i brividi solo a stare qui. Queste esperienze valgono sicuramente la pena di essere vissute. È surreale; non avrei mai immaginato di poter essere lì con loro e condividere queste esperienze.

Mi colpisce stranamente quando mi parlano come se fossi uno di loro. Devo contemporaneamente accettare questa realtà e sforzarmi di fare del mio meglio. Queste possibilità non si presentano molto spesso nella vita, quindi sto cercando di imparare molto da loro.

Sono davvero felice di essere qui”, ha aggiunto. In base alla situazione attuale, “mi sento bene e in salute. Ma, a parte questo, è fantastico essere qui e assaporare ogni secondo come se fosse un’occasione di lavoro”. sono stati i miei ultimi”, disse infine.