Osaka fa un paragone con Serena Williams dicendo: “Non posso riempire il vuoto”.

Il ritorno a casa di Naomi Osaka può aiutarla a sentirsi meglio? Ovviamente un augurio. Dopo un periodo molto difficile, sia in campo che fuori, la tennista giapponese riprenderà a gareggiare dal “500” di Tokyo.

Le sole due vittorie ottenute dopo la semifinale di Miami in aprile le hanno dato esperienza, insieme alle lotte che ha superato per scoprire se stessa. “Ora sento il desiderio di giocare bene. Quando sono in Giappone mi sento sempre benissimo, rilassata e felice.

Dato che non giochiamo qui dal 2019, è strano credere che io sia la campionessa in carica, ma ovviamente vorrei riaffermarlo. Dato che le Olimpiadi si sono svolte qui senza pubblico, il sostegno della gente potrebbe rivelarsi un fattore decisivo per me quando affronterò partita dopo partita”.

La tennista giapponese ha cercato di valutare la stagione con notevole chiarezza. “Anche se non è stato senza dubbio il mio anno migliore, credo di aver imparato molto su me stessa.

Essere in salute mi rende felice. Ho subito alcuni infortuni durante il tour europeo e ho avuto bisogno di molto tempo per recuperare, ma sono stata disposta a prenderlo. Credo che nella vita ci siano alti e bassi, e questo è stato un periodo peggiore di tanti altri.

Detto questo, sono davvero contenta di essere in Giappone e in buona salute”. una vita in costante cambiamento che non è sempre bella o semplice. Osaka ha parlato di come le cose siano cambiate da quando ha vinto il suo primo Slam, ma i suoi obiettivi non sono cambiati.

“Per me questo è stato un anno di significativi progressi personali. Non credo di poterlo dire chiaramente dallo stesso punto di vista. Sono consapevole di giocare in modo aggressivo e desidero continuare a migliorare.

Fuori dal campo, trovo stupefacente come il tennis abbia creato così tante opportunità di bene su scala globale”. L'”ostacolo” di Serena Williams era inevitabile, così come la domanda sul parallelismo che era stata sollevata subito dopo la sua vittoria nella finale di Flushing Meadows contro la campionessa americana.

“Ho superato il punto in cui mi stava cercando di prendere il posto di qualcun altro. Poiché siamo tutti unici a modo nostro, non si può essere il “successore di”. Dobbiamo semplicemente riconoscere il talento di Serena ed esprimere la nostra gratitudine per tutto ciò che ha fatto per il nostro sport”.