Davis è difeso da Matteo Berrettini. John Sinner Il futuro è con Alcaraz.

Matteo Berrettini, tennista italiano, è stato una figura di spicco nelle prime due partite di Coppa Davis dell’Italia. Nella partita contro la Croazia, l’atleta romano è subentrato come numero uno titolare a Jannik Sinner e ha sconfitto Borna Coric in rimonta, esibendosi in una sfida incredibile.

Ieri gli azzurri hanno vinto il match contro i sudamericani grazie soprattutto alla facile eliminazione dell’argentino Baez da parte di Matteo, che ha aiutato l’Italia ad avanzare ai quarti di finale di Coppa Davis, che si svolgeranno a Malaga.

Il tennista italiano ha rilasciato ai colleghi di Libero un’intervista in cui ha parlato del significato di questa nuova competizione di Coppa Davis. Ecco le sue parole: “Sinceramente non capisco chi condanna la Davis, è un’esperienza bellissima.

La sto giocando per la prima volta in Italia e dopo ogni partita mi rendo conto che non è come le altre. Ora riesco a comprendere le emozioni di personaggi della serie “A Team” di Sky come Panatta e Bertolucci”.

Tornando alla partita contro Baez, Berrettini ha detto: “Sono venuto qui anche perché volevo vivere questa atmosfera. Saluti, gente. Rispetto all’ultima volta, sono partito sicuramente meglio. Ho dovuto abituarmi a questi campi.

Sono contento di aver giocato meglio”.

Berrettini su Federer e Alcaraz

Il tennista italiano ha parlato di vari argomenti, ma ha affrontato in particolare la situazione di Carlos Alcaraz: “Credo che abbia solo 19 anni, ma è un tennista che mi ha impressionato per il suo sviluppo a livello fisico e mentale.

Il futuro e il presente del tennis sono lui e Sinner, ma voglio esserci anch’io”.

Un’ultima parola sul ritiro di Roger Federer, tema di grande attualità. Nelle sue stesse parole: “I primi anni del dopo Federer sono piuttosto deprimenti.

Federer, un tennista che ha raggiunto 24 finali consecutive senza perdere un set, è stato un modello e un punto di riferimento per innumerevoli persone, me compreso”.