Nel 2022, gli Azzurri hanno vinto sei campionati, da Jannik Sinner a Lorenzo Musetti.

Il campione del torneo di Napoli è stato determinato da un derby tutto azzurro. Il match tra Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti è stato vinto da quest’ultimo, che ha sconfitto il poco performante tennista romano aggiudicandosi in due set il secondo scudetto della stagione e della carriera.

La finale tutta italiana ha assicurato a un nuovo campione italiano un importante evento del circuito: il trofeo alzato dal terzo classificato è il sesto di quest’anno. Matteo Berrettini ha aperto le danze di questa stagione con un back-to-back interamente su erba.

Il Boss Open di Stoccarda ha visto il primo trionfare su Andy Murray in finale, mentre il Queen’s Club Championship di Londra la settimana successiva ha visto la seconda vittoria su Filip Krajinovic.

Successivamente, un italiano vince due volte, questa volta sulla terra battuta ed entrambe le volte contro lo stesso avversario: Jannik Sinner trionfa sull’attuale numero uno del mondo Carlos Alcaraz nella finale del Croatia Open di Umago e Lorenzo Musetti compie la stessa impresa nella finale dell’Hamburg Open.

Lorenzo Sonego sconfigge Bublik sul cemento indoor al Moselle Open di Metz, e Musetti sconfigge Berrettini a Napoli, conquistando le ultime due vittorie.

L’anno del record è il 2021.

Il record, che ora è di sette titoli, può essere eguagliato con un solo altro titolo; questa impresa è stata compiuta due volte, la prima nel 1977 e la seconda nel 2021.

Nel 2018 e nel 1976 sono stati assegnati anche sei titoli azzurri; nel 2019, cinque. Tuttavia, ci sono differenze sia nei nomi che nella distribuzione dei titoli tra questa stagione e quella precedente.

I vincitori dell’anno scorso erano più numerosi, ma quelli di quest’anno sono più eterogenei: nel 2021, Sinner, Berrettini e Sonego si sono aggiunti per formare quattro dei sette vincitori.

Quest’anno, invece, tutti e cinque i primi giocatori italiani in classifica hanno ottenuto almeno una vittoria. Foto della Tennis Napoli Cup per gentile concessione di Riccardo Lolthem