Andrey Rublev è vicino al suo obiettivo delle Finals. La stella del tennis russo spera di ripetere l’impresa dell’anno scorso e vuole visitare ancora una volta Torino. Sono rimasti solo tre posti dopo che sono stati rubati cinque pass; il numero due russo è attualmente sesto, appena dietro al connazionale Daniil Medvedev in testa.
La strada per Torino passa già per la finale di Gijon; grazie alla vittoria per 6-4, 6-4 su Dominic Thiem in semifinale, avanza all’ultimo turno del torneo spagnolo, dove affronterà l’americano Korda.
“Devo andare in campo e dare tutto domani. Se perdo non succede nulla; se vinco, tutto è ideale”. Nella conferenza stampa post-semifinale, Sebastian ha detto del suo prossimo e ultimo avversario: “Sebastian è giovane e sta giocando molto bene. Io sto giocando molto bene questa settimana”.
Domani ci sarà la finale e spero di giocare bene anch’io”. Durante la sua permanenza in Spagna, il russo ha parlato con Marca di diversi argomenti, anche se si è concentrato soprattutto sull’eroismo di Carlos Alcaraz e sul ritiro di Roger Federer.
Le parole di Andrey Rublev.
Ai microfoni del quotidiano spagnolo, Rublev ha discusso i fattori che hanno portato alla vittoria del diciannovenne Carlos Alcaraz agli US Open e ha persino fatto delle analogie con se stesso: “Il suo risultato non mi ha sorpreso perché ho potuto vedere come si stava sviluppando.
All’età giusta, intorno ai 14 o 15 anni, ha messo insieme una squadra forte per sostenerlo. Lui e Juan Carlos Ferrero hanno sempre condiviso un legame unico, proprio come io con Fernando (Vicente). Carlos è molto più intelligente di me”.
Uno sul numero uno del mondo, l’altro sul ritiro di Roger Federer dopo aver giocato la sua ultima partita di doppio con Rafael Nadal alla Laver Cup. “A Federer si può solo dire grazie perché, insieme a Nadal e Djokovic, ha fatto cose per il tennis che nessun altro aveva fatto”, ha detto il numero due russo, “L’unica cosa che ho visto sono i video su Instagram che sono stati pubblicati dopo la partita. Iley ha guadagnato milioni di ammiratori e ha reso popolare il nostro sport”. Immagini per gentile concessione di @GijonOpen (Twitter)