Re: Roger Federer, il tennista

L’elaborazione è durata qualche giorno. Gli appassionati e le appassionate di tennis sono in lutto per la decisione di Roger Federer di ritirarsi da questo sport in tutti i sensi. Un’altra certezza del crollo dell’umanità è che ora siamo vuoti e soli.

Credevamo che la struttura sociale, la pace, la monarchia e la buona salute fossero scontate. Illusioni umane, come il triste tentativo di non arrendersi agli effetti ineluttabili dell’invecchiamento.

Lui, che da anni godeva di perfetta salute, fu costretto a malincuore a dire addio dopo un anno di valorosi ma infruttuosi tentativi di sconfiggere ancora una volta il tempo.

il pensionamento e la gloria eterna

In contrasto con l’aspettativa che quel giorno, il giorno del pensionamento, non sarebbe mai arrivato, la consapevolezza che il momento era ormai vicino persistette per anni.

È un modo di pensare fin troppo umano, che ha sempre conferito al personaggio di Roger Federer un’aria soprannaturale e ai suoi fan una fede fortemente orientata all’astrologia.

Per quanto riguarda l’enigma del GOAT, abbiamo sprecato anni, parole, fatto paragoni, intessuto algoritmi e in generale perso tempo.

Il più grande tennista della storia è senza dubbio Roger Federer. Lo stesso vale per Diego Armando Maradona, che giocava a calcio. Certo, i titoli contano, ma non sono sufficienti a stabilirlo.

Nessuno ha mai stupito o emozionato come lui e, in questo senso, nessuno ha mai toccato lo sport del tennis o l’interesse del mondo per esso come lui, modificandolo drasticamente ma mantenendolo, come se fosse un artista del Rinascimento.

Lo ha migliorato inaugurando il periodo degli Invincibili Tre, che in un ciclo senza precedenti hanno dato vita a una gara da record. Ha abbandonato alcune lotte e occasioni. Al contrario, Colui che è diventato Dio avrebbe potuto ottenere di più se fosse stato meno umano.