Alcaraz parla degli US Open senza Novak Djokovic e afferma: “È stata una fortuna”.

Il trionfo agli US Open di Carlos Alcaraz è stato bloccato. Il tennista spagnolo ha vissuto due settimane ideali, battendo in quattro set Casper Ruud nell’incontro di campionato all’Arthur Ashe Stadium.

Il nuovo numero uno del mondo ha dovuto sopportare diverse partite estenuanti, in particolare nella seconda settimana del Grande Slam, contro il croato Marin Cilic negli ottavi di finale, Jannik Sinner in uno scatenato quarto di finale e Frances Tiafoe nell’ultimo turno prima del trionfo.

Il vincitore degli US Open ha minimizzato la sua vittoria, paragonandola ai risultati ottenuti dai Big Three nei 20 anni precedenti, nonostante il numero uno spagnolo abbia avuto un percorso impegnativo ma netto. Carlos Alcaraz ha citato espressamente il periodo in cui Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic erano i vincitori in un’intervista al New York Times poco dopo il suo successo agli US Open. Ma non si è fermato qui: ha anche discusso le implicazioni dell’assenza di Djokovic a Flushing Meadows.

Carlos Alcaraz ha aggiunto: “Sono stato fortunato.

“Anche se non voglio sembrare cattivo, Nadal, Djokovic e Federer hanno giocato tutti nello stesso momento. Comunque la si voglia chiamare, sono stato fortunato che Djokovic non abbia partecipato agli US Open.

Ci sono molte spiegazioni possibili, ma questa è la realtà”. Il tennista di Belgrado, che non ha potuto partecipare all’ultimo Grande Slam, è stato citato dal numero uno del mondo in un giornale americano.

Per questo motivo, Carlos ha voluto ribadire al New York Times che non vuole sminuire il suo successo nella Grande Mela e la sua stagione: “Mentre Nadal ha potuto giocare per parte dell’anno, [Djokovic] non ha potuto farlo per un periodo di tempo.

Non voglio togliergli il merito, però, come ho detto. Ho giocato l’intera stagione, ho vinto partite e competizioni fantastiche e mi sono impegnato molto per ottenere risultati del genere”. Immagini per gentile concessione di @MutuaMadridOpen (Twitter)